Vocazioni

Le vocazioni non hanno un senso.

Sono la voce di dio che ci chiamo e ci dice: “fammi un favore”.

Sono frasi, azioni, decisioni che prendiamo senza alcuna ragione.

Per lo stesso motivo per cui vediamo un bicchiere pieno d’acqua e lo beviamo: perché ci accorgiamo di aver sete.

Le vocazioni non hanno senso, ragione o scopo apparente.

Sono mute nel senso pratico immanente.

Sono scelte dei pazzi che hanno spezzato il filo.

È la voce del nume che sussurra solo a loro all’orecchio cosa cercare.

Le vocazioni sono la richiesta nata dal silenzio del vicino di sedileche, mentre guidiamo per la strada segnata, ci chiede senza spiegare: “gira di qua”.

E così, attraversando vie incoerenti e strade inutili, arriviamo dal fioraio, per prendere un fiore, per la persona amata, o per noi.

Le vocazioni non hanno senso, ma se ciascuno le assecondasse, potremmo trovare il fine: la perfezione sinfonica dell’Universo.

[Immagine: Luigi Miradori detto il Genovesino – Suonatrice di Liuto]

2020

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